Invece di tradurre, ora sono io a scrivere un simpatico articoletto sulle caratteristiche scritte e parlate del linguaggio giovanile soprannominato anche "giovanilese" con l'intento di far notare quanti cambiamenti abbia apportato alla nostra lingua ed anche a quelle straniere (tra cui Inglese e Spagnolo), ma soprattutto come le parole di quello straniero siano entrate nel lessico parlato (attraverso lo slang o il gergo) e scritto (per l'appunto tramite il TEXTEASE o TEXTSPEAK) dei giovani italiani il cui linguaggio è passato da quello tradizionale dialettale ad uno SLANGUAGE vero e proprio. Leggete ed immergetevi nel fantastico mondo del giovanilese :D
Eccoci qui con un altro post del blog nel quale parlo di un argomento particolare, ma piacevole vista la varietà di sfaccettature linguistiche in esso presenti; si tratta di un linguaggio considerato oramai come “lingua” (scritta e parlata) perché è sempre più usato dalle nuove generazioni sostituendo così la varietà standard o perfetta dell'Italiano, dell'Inglese, dello Spagnolo come di qualunque altra lingua. Lo scopo è ludico e con il fine di sentirsi anche parte di un gruppo/comunità formata da persone con cui si hanno interessi e gusti in comune e con i quali si condivide lo scopo di farsi notare.
Il linguaggio o meglio “la lingua” in questione è quella giovanile (detta anche “giovanilese”) definita a suo modo come una “lingua inventata” perché deriva dalla mescolanza di diversi gerghi come quello pubblicitario e dei mass media, della droga, del sesso, del web, della scuola, della caserma, dei forestierismi o prestiti dalle lingue straniere, ma soprattutto dai DIALETTI!
Sì, proprio i DIALETTI, perché sono la base assoluta del linguaggio giovanile e tuttora rimangono vivi nell'uso quotidiano della lingua e del linguaggio giovanile e non. A tal proposito non dobbiamo meravigliarci se sentiamo frequentemente parole quali burino, truzzo, tamarro, schizzato, bigiare/tagliare/fare filone/fare sega/fare X (che significano tutte “marinare la scuola”) così come battere la fiacca, scialla, figo/fighetto/figata, relax, ti lovvo, satisfaction, cool, matador, torero, goleador (queste ultime derivanti dallo Spagnolo) e molti, molti altri inerenti anche le sigle e le abbreviazioni. Quelle tipicamente italiane: TVB=Ti voglio bene, pvt=privato, c6=ci sei, cpt=capito, cved=ci vediamo, TA=Ti amo, dmn=domani, xò= però, xchè= perché, ke fai?= che fai? Dv 6?= dove sei? Cm stai?= come stai? (giusto per citare quelle più usate) sono molto usate insieme a quelle straniere soprattutto inglesi quali b4=before, 4ever=forever, 4us=for us, gonna=going to, cul8r=see you later, e spagnole: tqm (te quiero mucho), Ola, q tal=Hola, qué tál?, me gusta, trnky/tranqi= tranquilo-a/tranquillo-a solo per citare quelle più usate dai giovani di tutta Europa o quasi, ma ce ne sono tantissime!
Se nel “giovanilese” Italiano ed internazionale l’Inglese risulta essere sempre la lingua più in voga, non dobbiamo dimenticare che il “linguaggio giovanile” non è solo ed esclusivamente l’insieme di parole più o meno incomprensibili agli adulti, ma esiste anche quello scritto tipico degli SMS, delle chat di Messenger, Whatsapp, e-mails e di altre chatlines dove compaiono sempre più spesso mescolanze di lettere e numeri, parole straniere (Inglesi in particolare quale “Lingua globale”) e soprattutto smiley o emoticons utilizzate per abbreviare la conversazione scritta. Tutte queste sono diventate oramai forme di linguaggio talmente radicate nell'uso quotidiano, da diventar parte del mondo quotidiano e globale originando una scrittura di tendenza tutta nuova e casual denominata textease o textspeak o slanguage quale variante del "giovanilese scritto".
A questo punto si può dire soltanto una cosa: oggigiorno la "lingua standard o perfetta" (in senso generale) esiste e non esiste perché la lingua subisce mutazioni ed evoluzioni giornaliere. Di conseguenza, ogni giorno assistiamo a cambiamenti radicali ed innovativi dei quali solo a volte ci rendiamo conto. Il giovanilese è solo una delle tante evoluzioni linguistiche e come esistono le varianti linguistiche standard, regionali, gergali e dialettali, esiste anche una nuova lingua quale il giovanilese e quindi si può dire tranquillamente che anche i giovani hanno la loro lingua!
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